Il progetto è finalizzato all’adozione di strategie e approcci atti a sviluppare forme di accompagnamento più complesse e dignitose nei confronti di due categorie particolarmente svantaggiate di persone straniere che vivono sul nostro territorio, strettamente collegate tra loro, dato che l’una può rappresentare la degenerazione dell’altra in assenza di azioni specifiche finalizzate a forme di accoglienza, accompagnamento e inclusione di qualità: 

  • quella delle persone straniere che vivono in grave marginalità nelle nostre città, persone senza fissa dimora (cosiddette homeless) prive di un permesso di soggiorno regolare, o in possesso di un permesso di soggiorno con difficoltà di rinnovo o apolidi (es. persone di etnia Rom o Sinta);
  • quella di persone o famiglie migranti accolte in strutture di prima o seconda accoglienza.


Queste le azioni del progetto:

  • continue attività di segretariato sociale, orientamento, accoglienza e accompagnamento a favore di persone straniere e migranti svantaggiate o che vivono in grave marginalità, in risposta ai molteplici bisogni inerenti al processo di inclusione e integrazione territoriale. Tra questi bisogni si menzionano quelli abitativi (es. prima accoglienza, ricerca alloggio di seconda accoglienza), legali/burocratici (es. orientamento ai servizi, ottenimento/rinnovo permesso di soggiorno, ottenimento/conversione della patente di guida), sanitari (es. ottenimento tessera sanitaria, visite mediche), scolastici (es. iscrizione scolastica, formazione al lavoro), lavorativi (es. opportunità di tirocinio, orientamento al lavoro, inserimento lavorativo). I due servizi menzionati sono quelli che afferiscono alle aree di “Grave marginalità” e “Migranti”, entrambi gestiti da Associazione Diakonia Onlus: il primo è finalizzato a fornire ascolto e accompagnamento a persone senza fissa dimora, il secondo ad accogliere e favorire l’inclusione sociale di persone e famiglie straniere/migranti;
  • individuazione, durante lo svolgimento delle attività di segretariato sociale e accompagnamento dei migranti accolti, di beneficiari ai quali proporre la frequenza di incontri di apprendimento della lingua italiana;
  • organizzazione e realizzazione, in accordo con il partner di progetto Pari Passo SCS, di incontri di insegnamento della lingua italiana, per un totale di 184 ore. L’attività sarà modulata tenendo conto sia dei diversi livelli di conoscenza della lingua da parte dei beneficiari dell’attività sia dei bisogni e degli interessi degli stessi (es. conoscenza della lingua italiana per l’uso del PC, per l’ottenimento della patente di guida). A seconda del bisogno, sarà possibile organizzare incontri di insegnamento della lingua italiana di gruppo (es. coinvolgendo persone migranti che si trovano allo stesso livello di apprendimento o provenienti dallo stesso Paese) o anche individuale. L’attività sarà implementata presso luoghi idonei messi a disposizione da Associazione Diakonia Onlus (es. strutture/appartamenti di accoglienza);
  • realizzazione di 3-4 incontri di formazione e/o coordinamento con i volontari/e sull’insegnamento della lingua italiana a stranieri e la gestione delle attività di volontariato di supporto, per un totale di circa 12 ore. Questa attività, visto il buon numero di risorse volontarie sulle quali si può contare, è finalizzata a contribuire alla sostenibilità e prosecuzione nel tempo di parte delle attività progettuali;
  • stipula di un accordo di collaborazione con due psicologi/psicoterapeuti con esperienza pregressa in accompagnamento di persone che vivono in grave marginalità e/o in etnopsicologia, per la realizzazione di colloqui individuali e/o di gruppo con le persone straniere/migranti accolte che presentano particolari fragilità e incontri di supervisione sulla gestione/accompagnamento dei casi più delicati e complessi con gli operatori di progetto;
  • organizzazione e realizzazione di colloqui, in accordo e grazie al coinvolgimento degli psicologi/psicoterapeuti individuati, a favore dei beneficiari accolti, per curare e prevenire la degenerazione di situazioni di sofferenza psicologica in cui si trovano. L’approccio dell’etno-psicologia consentirà di implementare un servizio di supporto psicologico specialistico che sappia accogliere le esperienze di vita, spesso traumatiche, delle persone migranti, inquadrandole in una prospettica che tenga in considerazione l’appartenenza culturale e lo sradicamento dalle famiglie e dai luoghi di origine, senza patologizzare elementi e comportamenti che potrebbero essere efficacemente interpretati se inquadrati nel contesto familiare e sociale di provenienza. I colloqui saranno prevalentemente individuali, essendo il focus sulla singola persona, sebbene non sia da escludere – a seconda dei casi – il coinvolgimento di amici, eventuali familiari, etc;
  • calendarizzazione e realizzazione – con cadenza mensile – di incontri periodici di supervisione tecnico-psicologica, con gli operatori di progetto, sulla gestione/accompagnamento dei casi più delicati e complessi. Questa attività sarà finalizzata a garantire uno spazio di supervisione degli operatori di progetto da parte di uno psicologo/psicoterapeuta esterno (possibilmente con competenza in etno-psicologia), durante il quale gli operatori possano affrontare casi/questioni particolarmente delicati, rendere espliciti a sé e ai colleghi eventuali difficoltà e i propri impliciti culturali e in cui condividere continuamente con i colleghi mission e vision del progetto;
  • stipula di accordi di collaborazione con mediatori culturali-linguistici professionisti per garantire un accompagnamento più appropriato dei beneficiari nell’adempimento di questioni/pratiche legali, sanitarie, burocratiche o di monitoraggio dell’andamento del progetto di accoglienza e inclusione. Le lingue per le quali si prevede, ad oggi, che ci sarà bisogno sono le seguenti: Bambara (Mali/Costa d’Avorio); Malinkè (Guinea); Creolo (Guinea Bissau); Ucraino; Russo; Bissa (Burkina Faso); Twi (Ghana); Yoruba (Nigeria); Arabo (Maghreb);
  • attivazione, a seconda del bisogno, del servizio di mediazione linguistico-culturale a favore dei beneficiari accolti, per affrontare al meglio questioni/pratiche da risolvere, favorendone la comprensione e rendendoli maggiormente coinvolti e attivi nelle tappe del processo di inclusione sociale che li vede coinvolti. Tale servizio, a titolo esemplificativo, potrà essere attivato in situazioni e per esigenze di carattere legale-burocratico (es. appuntamenti presso la Questura per la richiesta/rinnovo del permesso di soggiorno), sanitario (es. appuntamenti presso l’Azienda ULSS competente o presso il medico curante in caso di malattia o semplice consulenza medica), di monitoraggio del percorso/progetto di accoglienza;
  • realizzazione di un incontro formativo sul valore e utilità della mediazione culturalelinguistica nei progetti di protezione e accoglienza di persone straniere e migranti. La formazione, destinata anzitutto agli operatori e volontari/e di Associazione Diakonia Onlus, servirà per porre l’attenzione su uno strumento non molto conosciuto ma di grande impatto ed efficacia nell’accrescere la qualità e buona riuscita di percorsi di accoglienza, inclusione e integrazione di persone migranti in Italia, anche in un’ottica di maggior promozione e tutela dei loro diritti umani.

Grazie anche al contributo di Fondazione Intesa Sanpaolo ente filantropico.